Una bici nera Colnago e una divisa con la bandiera degli Emirati Arabi campeggiano sul palchetto dell’istruttore nella sala spinning: le due ruote sono quelle di Marco Marcato, i colori sono il verde-nero-rosso-bianco della UAE Emirates.
Ilenia Lazzaro, giornalista sportiva e atleta ciclocross, presenta e conduce la serata: conosce Marco da una vita e più che intervistare il Regista UAE, ci dialoga e ci scherza, dando vita ad un dialogo che alterna contenuti tecnici ad aneddoti divertenti o auto-ironici. Attraverso fotografie, filmati, e ovviamente attraverso le sue testimonianza dirette, Marco racconta una tipica stagione di un ciclista professionista.
Parla del ritiro ad inizio stagione: un’occasione per conoscere la squadra al completo e per testare i nuovi materiali e le nuove bici; descrive le sue esperienze nelle Gare del Nord: il clima imprevedibile del Belgio,
gli infidi sassi della Parigi-Roubaix che ormai ha imparato a conoscere e ad affrontare;
Non si scompone nel difendere il suo capitano -Fabio Aru (ndr)- con professionalità e con parole sincere, smontando il sensazionalismo creato da alcuni media attorno all’uomo di punta UAE nella stagione scorsa:
“Il ciclismo non è sempre matematica”;
Spiega poi le sue sensazioni nel vivere spesso lontano da casa (52 voli presi in un anno!) e i suoi trucchi per combattere il jet-lag, racconta del suo ultimo compleanno trascorso con la squadra al Giro dell’Oman;
del numero incalcolabile di barrette energetiche e gel trangugiati tra una pedalata e l’altra; espone i dettagli dell’equipaggiamento e del vestiario da gara (dal così detto “pacchetto per il freddo” alla divisa estiva);
di come e quanto le strategie vengano pianificate nei briefing pre-tappa e di quanto venga “improvvisato” e deciso direttamente in gara base alle sue direttive di regista ; dagli accorgimenti di ammiraglie e meccanici durante le corse, all’emozione di vedere viali e piazze gremite di tifosi a Giro e Tour…
Le foto e i video che scorrono sullo schermo alle spalle di Marco mostrano le numerose trasferte per kermesse promozionali o per gare internazionali, le firme degli autografi, un volo in elicottero dal vulcano dell’Etna, paesaggi da cartolina dell’Australia, grafici di gara (l’uditorio si zittisce osservando l’export Trainingpeaks della sopracitata Roubaix: 6 ore di gara con una media normalizzata di 295 Watt medi)
Quello che colpisce di Marco, oltre le sue capacità atletiche, è la genuina auto-ironia, la modestia ed onestà intellettuale nell’esprimere giudizi quando parla di corridori di squadre a lui avversarie: davvero alieno da atteggiamenti sbruffoni o da rock-star, Marco parla con Ilenia e con il pubblico de lasalamacchine per oltre un’ora e mezzo, concedendosi poi a foto coi presenti e a rispondere ad (ulteriori) domande.
A nome di tutto lo staff lsm, ancora un grazie a Marco per la sua disponibilità, ad Ilenia per la sua professionalità e simpatia e tutti i presenti all’incontro per la loro passione ed interessamento.
Giulio Natali